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Tra arte e tradizione: la giocattolaia catanese

Abituati a sentire e vedere sempre tutto quello che a Catania non funziona e non va come dovrebbe, abbiamo deciso di invertire la rotta, provando a raccontare anche tutto quello che di bello c'è.


Ci troviamo in una piccola via del centro di Catania, ad accoglierci nel suo laboratorio Claudia Barone, a Catania soprannominata ormai "La Giocattolaia".


Sì, perchè quello che fa Claudia è costruire giocattoli. Artigianalmente, in maniera creativa, con mezzi semplici.

In un momento storico e sociale nel quale gli antichi mestieri e l'artigianalità sembrano essersi perduti, c'è qualcuno che non si arrende. Qualcuno che ha deciso di mettere le proprie capacità non solo per crearne un mestiere valido, ma anche per trasmetterlo alle future generazioni. Sono nati così i laboratori per bambini che Claudia realizza, coinvolgendo anche i genitori.

Osservarla parlare dei bambini quasi cattura, ha un modo di descriverli che offre spunti di riflessione. I bambini sono come degli adulti, soltanto un po' più bassi. Lasciati liberi di sperimentare, conoscere e capire ciò che li circonda. Con una guida, certo, ma senza togliergli la loro piccola ricerca del mondo.


Ma non è l'unico argomento a catturare l'attenzione. Tra i tanti, c'è il tema del legame con la propria terra, e il richiamo delle proprie radici. Claudia ha deciso di tornare e di restare, anche quando aveva la possibilità di andare via. Perchè Catania è una città particolare, spesso confusa e a volte difficile da vivere. Eppure, se ci sei nato e cresciuto, è difficile che tu riesca a starci lontano e a dimenticarla.


Seguite l'intervista, vi porteremo a fare un viaggio in un mondo di giocattoli che non è una fiaba, ma la realtà.



Giulia Tolace

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