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Salvatore Borsellino incontra Acireale

Lunedì 22 luglio è stato presentato il libro dal titolo "La Repubblica delle Stragi" al Palazzo del Turismo di Acireale. Ospiti Salvatore Borsellino, curatore del libro e fratello di Paolo Borsellino, e Giuseppe Lo Bianco, giornalista e cronista giudiziario, uno degli autori del libro.

Ad aprire l'evento il sindaco Stefano Alì, che ha ricordato quanto gli anni dal 1978 al 1994 sono stati caratterizzati da un clima di terrore e rappresentano un periodo buio della storia del nostro Paese.

Questi sono gli anni appunto a cui fa riferimento il libro, che porta come sottotitolo "1978/1994 Il patto di sangue tra Stato, mafia, P2 ed eversione nera".

L'evento, a cura del Movimento delle Agende Rosse e presentato e coordinato da Giulia Tolace, ha avuto un ottimo riscontro di pubblico ed una sala totalmente riempita. Questo dimostra la voglia dei cittadini di ascoltare e di comprendere dinamiche rimaste irrisolte nel nostro Paese.

Il libro è stato scritto da più autori, di diversa professione, che raccontano fatti apparentemente singoli ma che in realtà hanno un filo che li collega gli uni agli altri e che delineano un unico potere criminale.

Spunto di riflessione e momento di approfondimento ha riguardato l'intervento di Giuseppe Lo Bianco che, oltre a raccontare la nascita del progetto di questo libro e il percorso che ha portato alla sua realizzazione, ha spiegato il ruolo che l'informazione e i mezzi di comunicazione hanno avuto nel corso delle stragi e negli anni successivi di indagini e depistaggi.

Durante l'intervento di Salvatore Borsellino il pubblico era visibilmente emozionato e colpito. L'attenzione era totalmente catturata. Il fratello del Giudice Borsellino ha raccontato come ha vissuto questi 27 anni dalla Strage di Via D'Amelio. Il ruolo dello Stato, le mezze verità e quelle oscurate, i silenzi, i depistaggi. E ancora, grande attenzione al tema dei giovani, l'importanza di coinvolgerli e renderli gli uomini migliori del domani.

Uno tra i momenti più coinvolgenti dell'intervento di Salvatore Borsellino è stato mentre il suo sguardo si voltava verso un'agenda rossa poggiata sul tavolino lì vicino, simbolo della lotta per la verità. L'ha presa e alzata verso l'alto, qualcuno tra il pubblico ne aveva una con sé e l'ha alzata a sua volta.

Ospiti all'evento anche gli Our Voices, un movimento culturale internazionale, composto da giovani di ogni parte del mondo, che attraverso l'arte denunciano la parte marcia della nostra società. L'arte come antidoto al male. L'arte che racconta. L'arte che utilizza la bellezza per proteggere la parte buona del mondo in cui oggi viviamo.

I ragazzi hanno presentato piccoli frammenti del loro nuovo spettacolo dal titolo "Ciao Matteo, dove sei?" riguardante Matteo Messina Denaro, ad oggi ancora latitante.


Alla chiusura dell'evento Salvatore Borsellino ha letto la poesia di Marilena Monti dal titolo "Giudice Paolo".

Tutti insieme, nessuno escluso, dopo l'ultimo verso della poesia si sono alzati in piedi. Applausi, commozione, rabbia e riflessioni. Le mani battevano forte.

Paolo Borsellino diceva "parlatene sempre della mafia, alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene". Per questo noi, oggi, abbiamo deciso di parlarne a gran voce.


Trovate qui un estratto video dell'evento.



Giulia Tolace

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